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Insalata di Campo

L'insalata di oggi è frutto della quotidiana passeggiata nei campi, che in questo periodo, oltre ad offrire colori e profumi  spettacolari,  sono ricchi di piante tenere e commestibili.
Dentro al piatto ci sono tarassaco, costolina e fiori di borragine. Ho aggiunto dei  germogli di erba medica che a casa non mancano mai ottenendo un'insalatina bella da vedere, ottima da gustare  e ricchissima di vitamine, sali minerali e altre sostanze utili al nostro organismo. 

Della borragine (borrago officinale) ho già parlato qui e per quanto già accennato, torno a consigliarvi un uso limitato della stessa.
Il tarassaco (taraxacum officinale) ha note proprietà diuretiche tanto che nella tradizione contadina viene anche chiamato piscialetto. Ha inoltre proprietà antinfiammatorie, purificanti e disintossicanti. Abbonda di vitamine A, e C, di potassio e di ferro.
Alla costolina (hypochaeris radicata)  la tradizione popolare riconosce proprietà depurative e antidiabetiche. Come il tarassaco, ha sapore piuttosto deciso e amarognolo.
Mia madre, a cui devo l'amore per la natura e per le erbe di campo, abile e appassionata raccoglitrice di erbe selvatiche commestibili, nel dialetto locale la chiamava  croshca vitrana,  che significa costa vecchia, nulla a che vedere quindi con il  suo nome scientifico che ricorda invece l'attitudine dei maiali di scavarla per mangiarne le radici.

Dedico questa insalatina  fresca e salutare alla splendida Neofrieda, autrice del blog Passato tra le mani,  un luogo caldo e accogliente, ricco di ricette naturali, utilissimi consigli (non solo di cucina) e  bellissime iniziative! Fatele visita,  la sua prorompente energia vitale vi contagerà :)

Ingredienti:
un mazzetto di tarassaco
un mazzetto di costoline
germogli di erba medica
qualche fiorellino di borragine (borrago officinale)
carote
aceto balsamico
olio evo
sale marino integrale

Lavate e tagliate le verdure abbastanza sottilmente. Condite con l'olio, l'aceto e il sale (o la salsa di soia).

Pizzelle e Foglie

Avendo acquistato una grossa quantità di farina di grano duro, di cui ho già parlato in un post precedente, faccio spesso la pasta in casa. Le pizzelle  di oggi sono veramente facili da fare, adatte anche alle mani più inesperte. Il condimento,  in parte selvatico grazie alla presenza  di malva e tarassaco, ne ha esaltato la bontà.
Ho raccolto le erbette vicino casa, nella consueta passeggiata mattutina con i miei cani. Invadono i campi incolti e crescono sorprendentemente vigorose, nonostante il freddo di questa stagione. Le proprietà depurative del tarassaco e quelle anti-infiammatorie della malva, rendono queste comunissime piante selvatiche assai preziose per la nostra salute, perciò invito tutti ad imparare a conoscerle e ad utilizzarle :)
 
Pasta tarassaco e scarola


 



















Per le Pizzelle:

250 grammi di farina di semola semi integrale
130 grammi circa di acqua tiepida

Per il Condimento:
un cespo di scarola
un mazzetto di foglie tenere di tarassaco e malva
una decina di pomodori pendolini
aglio
olio evo
sale marino integrale

Impastate la farina con l'acqua. Formate una palla liscia e mettete a riposare per un'ora circa. Stendete la pasta con il matterello e con un bicchiere formate dei piccoli dischi. Disponete le pizzelle su un vassoio cosparso di farina.

Nel frattempo cuocete la scarola a vapore: dopo averla lavata mettetela in una pentola e copritela con una tazza d'acqua. Cuocete con il coperchio a fuoco alto. Fate evaporare tutta l'acqua e spegnete. Questa è una cottura a vapore a tutti gli effetti ed è ideale per cuocere le verdure a foglie verdi. E' importante che la cottura sia abbastanza veloce in modo che le foglie non perdano  brillantezza e  sostanze nutritive. 
 
In una padella fate  indorare un paio di spicchi d'aglio nell'olio. Aggiungete le foglioline fresche di tarassaco e malva tagliuzzate, poi la scarola cotta tagliata ed infine i pomodorini ridotti in  cubetti. Se non avete i pendolini usate pomodori a pezzetti Fate cuocere qualche minuto a fuoco vivace. Lessate le pizzelle e saltatele in padella con le verdure.

Riso al Nitukè di Verdure

Il nitukè è un metodo di cottura  che consiste nel far saltare le verdure in una padella con un po' d'olio, per poi  cuocerle a fiamma bassa con un coperchio.   Naturalmente  alcuni tipi di verdure cuociono più facilmente di altri, liberando il proprio succo e rimanendo umidi nel corso della cottura. Altri invece hanno bisogno dell'aggiunta di un po' d'acqua. Questa tipica cottura macrobiotica conserva il sapore e la qualità delle verdure e può essere utilizzata per ogni tipo di vegetale. 

Nella mio nitukè ho usato la verdura che terra e frigorifero mi offrivano stamattina: dal frigo ho preso delle carote e un po' di verza e nell'orto ho recuperato due bei cipollotti piantati un po' di tempo fa  e alcune foglie di tarassaco cresciute spontaneamente intorno ai miei due mini bancali, che spero al più presto di raddoppiare... sono infatti quasi  pronte nel semenzaio decine di piantine di pomodori, zucchine, fagiolini, peperoni ecc. ecc. :)


 
Ingredienti:

riso
due cipollotti
carote
foglie di cavolo verza
foglie di tarassaco
curcuma
olio evo
salsa di soia  - preferibilmente tamari
sale marino integrale

 
Per il nitukè di verdure lavate e tagliate sottilmente tutte le verdure. In una padella mettere a scaldare un po' di olio con la cipolla. Aggiungete nell'ordine le carote, dopo qualche minuto il cavolo verza e infine le foglie di tarassaco. Salate e conducete la cottura a fuoco bassissimo e con il coperchio. Prima di spegnere unite la curcuma e mescolate per bene.

Cuocete il riso  nel modo che preferite (dopo averlo sciacquato sotto l'acqua corrente io l'ho  messo a cuocere a fiamma bassa con una quantità d'acqua pari al doppio del volume del riso).  Servitelo al centro del piatto, aggiungete il nitukè e condite il tutto con la salsa di soia.
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