Pizzoccheri di Grano Forestiero

I pizzoccheri, piatto tipico della Valtellina, sono delle tagliatelle a base di grano saraceno.  Questo cosiddetto grano, in realtà,  grano non è, essendo invece una pianta erbacea annuale appartenente  alla famiglia delle poligonacee. 

Come lascia intuire il nome, il grano saraceno arriva da lontano: cresceva infatti spontaneamente in Manciuria, sulle rive del fiume Amur, ed  in Siberia, nei pressi del lago Baikal. Intorno all'anno mille, iniziò la sua diffusione in Occidente, raggiungendo le vallate alpine della Germania, della Francia e dell'Italia secondo vie che rimangono misteriose. Un'ipotesi è che sia arrivato dalla Turchia, attraverso i Balcani e che poi, scoperto e apprezzato dai mercanti veneziani, sia stato introdotto nel nord d'Italia. Il nome di grano dei saraceni potrebbe nascere proprio da qui, anche se è probabile che questa denominazione significhi semplicemente grano forestiero, dato che a quei tempi il termine "saraceno" era un modo per dire esotico.

E oggi, sulla mia tavola, i pizzoccheri sono arrivati per almeno due motivi fondamentali: uno perché li trovo una delizia e due perché sono più giorni che piove e fa freddo assai, tanto che sembra che l'inverno sia tornato indietro.



Ingredienti:
200 grammi di pizzoccheri
1/4 di  verza
2 patate
100 grammi di formaggio Casera
2 rametti di salvia
olio evo
sale e pepe

Sbucciate le patate e tagliatele a pezzi, lavate la verza e tagliatela a striscioline.
Portate a bollore in una pentola abbondante acqua salata e lessatevi la verza e le patate finché queste saranno tenere ma non sfatte. Aggiungete i pizzoccheri e  cuocete finché saranno al dente.
Rosolate nell'olio le foglie di salvia e tagliate il formaggio a fettine sottili ( al posto del casera, quasi introvabile qui, ho usato il solito buonissimo caciocavallo silano). Scolate la pasta e le verdure e trasferitela a strati in un piatto di portata, cospargendo ogni strato con abbondante formaggio e olio alla salvia. Spolverizzate con una macinata di pepe e servite i pizzoccheri ben caldi.

2 commenti:

  1. in sostituzione del casera puoi utilizzare il bitto della valtellina, sicuramente più reperibile nei banchi della GDO ( o da scarpelli ). In sostituzione dei due meglio la fontina che sciogliendosi crea una cremina che abbraccia ed amalgama bene verdure e pizzoccheri ....il caciocavallo silano si "appallotola". Un abbraccio dani

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    1. Grazie dei suggerimenti dani! la fontina next time... :) baci

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