Le foglie del papavero comune -papaver rhoeas- denominate "paparina" nel dialetto locale, raccolte prima della fioritura, sono ottime da mangiare, dal gusto delicato, con una punta d'amaro che va via con la bollitura.
Qui in presila sono molto apprezzate e questo è il periodo migliore per la raccolta. Nella ricetta di oggi, le ho accompagnate alle olive nere del mio orto, salate e asciugate al tiepido sole di novembre, e ai gustosissimi cruschi di Altomonte, peperoni rossi, lunghi e dolci, essiccati in lunghe collane all'aria afosa dell' estate.
Qui in presila sono molto apprezzate e questo è il periodo migliore per la raccolta. Nella ricetta di oggi, le ho accompagnate alle olive nere del mio orto, salate e asciugate al tiepido sole di novembre, e ai gustosissimi cruschi di Altomonte, peperoni rossi, lunghi e dolci, essiccati in lunghe collane all'aria afosa dell' estate.
Ingredienti:
foglie di papavero
peperoni cruschi
olive nere
aglio
olio evo
sale e peperoncino
Pulite le foglie tenere del papavero e scottatele in una pentola d'acqua bollente non salata, per 15 minuti circa. Scolate, e in una padella scaldate dell'olio con qualche spicchio d'aglio. Aggiungete prima i peperoni cruschi e poco dopo le foglie. Fate insaporire a fuoco dolce per una decina di minuti. Unite le olive nere, proseguite la cottura per altri pochi minuti, salate e spezzettate del peperoncino piccante. Rigirate per bene e servite, magari con dei crostini di pane fatti al caminetto... ma che incredibile bontà questa cucina "povera"...
Pulite le foglie tenere del papavero e scottatele in una pentola d'acqua bollente non salata, per 15 minuti circa. Scolate, e in una padella scaldate dell'olio con qualche spicchio d'aglio. Aggiungete prima i peperoni cruschi e poco dopo le foglie. Fate insaporire a fuoco dolce per una decina di minuti. Unite le olive nere, proseguite la cottura per altri pochi minuti, salate e spezzettate del peperoncino piccante. Rigirate per bene e servite, magari con dei crostini di pane fatti al caminetto... ma che incredibile bontà questa cucina "povera"...
Le foglie di papavero per me sono un'altra novità, ancora non so riconoscere le piante prima della fioritura ma piano piano imparerò! I peperoni invece sono un must quì da me in abruzzo e mia zia me ne ha data una corona meravigliosa :)
RispondiEliminaps. La cucina povera è sempre la più buona!
Imparerai senz'altro andando per campi con chi le conosce già :) Grazie ancora Camiria!
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