L'altopiano della Sila si raggiunge in venti minuti da qui. E' il luogo ideale per fare lunghe passeggiate nei boschi di faggio, pino e abete bianco che regalano in autunno i colori più belli e tanti meravigliosi funghi.
In questi giorni capita spesso che Ninì ed io, attratti dal richiamo dei boschi silani, saltiamo dal letto alle cinque della mattina, beviamo velocemente il caffè, ci vestiamo come viene, prendiamo i nostri panieri preferiti, un paio di coltellini e via, partiamo mezzo insonnoliti per raggiungere il posto che crediamo più ricco di funghi del momento.
Qualche volta ci va male...e allora torniamo a casa brontolando, adducendo la negatività dell'esito ora alla scarsità della pioggia nei giorni precedenti, ora al passaggio di orde di fungaioli accaniti e più tempestivi di noi.
Ma la maggior parte delle volte capita di tornare con i panieri strapieni, e allora si canta a squarciagola in macchina, si fanno gli inviti agli amici per pranzo e cena e si inviano persino mms con le foto dei funghi più belli.
Ieri siamo tornati dalla Sila cantando a squarciagola... infatti, dopo quattro ore di cammino per faggete, pinete e acquitrini, dai nostri panieri sporgevano porcini di pino (boletus pinophilus) e ombrellini (macrolepiota procera) ...dal mio anche ciuffi profumati di timo e menta.
Oltre ad averli mangiati nella maniera più consueta alla mia cucina, cioè crudi all'insalata o saltati in padella insieme ad uno spicchio d'aglio per condire le fettuccine, li ho anche utilizzati per una vellutata semplice ma veramente buona, arricchita dai profumi di un piccolo bouquet garni, preparato avvolgendo nella parte verde di un porro una foglia di alloro, del timo, delle foglie di sedano e qualche ciuffo di prezzemolo legati assieme da un filo di spago.
Ingredienti:
due patate di media grandezza
200 grammi di funghi porcini freschi
un bouquet garni (porro, alloro, timo, sedano, prezzemolo)
olio evo
sale e pepe
Pulite i funghi passandoli velocemente sotto l'acqua corrente dopo aver eliminato con un coltello ogni traccia di terriccio. Lavate le patate, sbucciatele e tagliate a cubetti. Mettetele a cuocere in una pentola con circa 400 grammi d'acqua e il bouquet garni. Dopo una quindicina di minuti aggiungete i funghi tagliati a lamelle. Continuate a cuocere per un altro quarto d'ora, salate e spegnete. Frullate con il minipimer. Dovrete ottenere un composto piuttosto denso, ma non troppo! Quindi regolatevi prolungando la cottura o al contrario aggiungendo un po' d'acqua.
Tagliate una bella fetta di pane in piccoli tocchetti e friggeteli in padella con un filo d'olio ed un rametto di rosmarino.
Versate la vellutata in piccole zuppiere, disponetevi sopra i crostini di pane, un filo d'olio, spolverate di pepe nero macinato fresco e servite
In questi giorni capita spesso che Ninì ed io, attratti dal richiamo dei boschi silani, saltiamo dal letto alle cinque della mattina, beviamo velocemente il caffè, ci vestiamo come viene, prendiamo i nostri panieri preferiti, un paio di coltellini e via, partiamo mezzo insonnoliti per raggiungere il posto che crediamo più ricco di funghi del momento.
Qualche volta ci va male...e allora torniamo a casa brontolando, adducendo la negatività dell'esito ora alla scarsità della pioggia nei giorni precedenti, ora al passaggio di orde di fungaioli accaniti e più tempestivi di noi.
Ma la maggior parte delle volte capita di tornare con i panieri strapieni, e allora si canta a squarciagola in macchina, si fanno gli inviti agli amici per pranzo e cena e si inviano persino mms con le foto dei funghi più belli.
Ieri siamo tornati dalla Sila cantando a squarciagola... infatti, dopo quattro ore di cammino per faggete, pinete e acquitrini, dai nostri panieri sporgevano porcini di pino (boletus pinophilus) e ombrellini (macrolepiota procera) ...dal mio anche ciuffi profumati di timo e menta.
Oltre ad averli mangiati nella maniera più consueta alla mia cucina, cioè crudi all'insalata o saltati in padella insieme ad uno spicchio d'aglio per condire le fettuccine, li ho anche utilizzati per una vellutata semplice ma veramente buona, arricchita dai profumi di un piccolo bouquet garni, preparato avvolgendo nella parte verde di un porro una foglia di alloro, del timo, delle foglie di sedano e qualche ciuffo di prezzemolo legati assieme da un filo di spago.
Ingredienti:
due patate di media grandezza
200 grammi di funghi porcini freschi
un bouquet garni (porro, alloro, timo, sedano, prezzemolo)
olio evo
sale e pepe
Pulite i funghi passandoli velocemente sotto l'acqua corrente dopo aver eliminato con un coltello ogni traccia di terriccio. Lavate le patate, sbucciatele e tagliate a cubetti. Mettetele a cuocere in una pentola con circa 400 grammi d'acqua e il bouquet garni. Dopo una quindicina di minuti aggiungete i funghi tagliati a lamelle. Continuate a cuocere per un altro quarto d'ora, salate e spegnete. Frullate con il minipimer. Dovrete ottenere un composto piuttosto denso, ma non troppo! Quindi regolatevi prolungando la cottura o al contrario aggiungendo un po' d'acqua.
Tagliate una bella fetta di pane in piccoli tocchetti e friggeteli in padella con un filo d'olio ed un rametto di rosmarino.
Versate la vellutata in piccole zuppiere, disponetevi sopra i crostini di pane, un filo d'olio, spolverate di pepe nero macinato fresco e servite
peccato non far parte degli amici invitati!!!!
RispondiEliminaE tu torna presto Dani.... sta casa ashpetta te! :)
EliminaAppena mi capitano tra le mani dei funghi...questa ricetta mi piace da matti e anche il tuo racconto, si sente fin qui il profumo di sottobosco e di funghi e l'amore che provi per la natura.
RispondiEliminaUn abbraccio e ti auguro ancora tante cantate a squarciagola :-)
Ciao Spirulina! Grazie dell'augurio!
Eliminauhhh, che acquolina, l'adoro, tutta!!! Che fortuna avere i porcini a portata di zampa!
RispondiEliminaUna vera fortuna infatti! Grazie Ca(p)ra! :)
EliminaDevo dirti la verità, questa vellutata è una super delizia e deve essere di un buono... Che mi scenda la bavetta al sol pensiero.
RispondiEliminaVi immagino carini e canterini con il vostro bel cesto ricolmo di funghi! Io non sono un'esperta fungaiola e non ci penso minimamente ad addentrarmi nei boschi senza conoscere, solo un fungo conosco tipico della mia zona che mi sa che questo pomeriggio andrò a cercare... Mi hai messo una voglia di passeggiare che non ti dico!
Grazie per le bellissime e gustose ricette e per i tuoi racconti sempre interessanti anche di spaccati di vita quotidiana ^_^
Grazie Camiria, contenta di averti trasmesso la voglia di passeggiare nei boschi! Baci :)
Eliminan on lo dico per adularti, ma questa vellutata a mio gusto è perfetta, e da fare prima possibile :)
RispondiEliminaGrazie Bibi! Apprezzo sempre i tuoi complimenti!!! :) Un abbraccio :)
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